martedì 24 luglio 2012

Trofeo TIM 2012: Considerazioni

Settimana passata a festeggiare (?!?!?!?!?!) i miei trent'anni, ora torniamo ad occuparci di calcio...

Riprendiamo col 'Trofeo TIM', svoltosi sabato allo stadio 'S. Nicola' di Bari, su un campo piuttosto infame (e infatti c'hanno 'lasciato le penne' gli juventini Caceres e Pepe), e che ha visto l'Inter conquistare per ennesima volta il torneo.

Squadre piuttosto rimaneggiate, sia per il mercato incompleto, sia per gli arrivi 'scaglionati' a causa dell'Europeo (e/o di qualche problema fisico).

La più in palla, anche se non ha trionfato, è sembrata la Juventus, apparsa subito determinata e organizzata.
E' mancato, proprio come l'anno scorso, il 'killer' sottoporta, che è infatti l'elemento che la dirigenza sta ancora cercando sul mercato.

Di nuovo malino Lucio, dopo l'errore all'esordio in Val d'Aosta; questa volta si è trattato più di sfortuna (un rimbalzo..."strano") che di altro, ma il brasiliano è sembrato un po' insicuro...

La struttura fisica imponente dell'ex interista potrebbe aver influito, visto i pesanti carichi di lavoro, ma qualche preoccupazione c'è, visto l'infortunio di Caceres e la preparazione saltata dal trio titolare Barzagli-Bonucci-Chiellini, con quest'ultimo peraltro anche reduce dallo stop nella finale europea.

Fortuna per i bianconeri che s'è invece rivelato subito all'altezza, almeno in queste prime uscite, il giovane Alberto Masi, ventenne acquistato dalla Pro Vercelli, alla quale potrebbe non fare ritorno -come invece inizialmente pattuito- per restare a disposizione di Conte.


Molto bene il centrocampo, col giovane Marrone ispirato nel ruolo di vice-Pirlo e un Asamoah subito integratissimo nei meccanismi juventini. Già abbastanza tonico pure Vidal, l'unico titolare in campo. Se a questi aggiungiamo Pirlo e Marchisio, l'altro acquisto dall'Udinese, il cileno Isla, e i giovanissimi Pogba e Gabriel Appelt, si può dire che la Juve in mezzo sta alla grande.


Attacco a due facce: molto imprecisi, nel match con l'Inter, Quagliarella e Matri. Suntuoso Vucinic col Milan, affiancato dal neoacquisto Boakye, sgusciante e determinato. Un diamante grezzo che, se 'svezzato' come si deve, farà grandi cose.


L'Inter, che delle tre è quella meno ricca a livello tecnico e quella con più preparazione nelle gambe, ha puntato più che altro sul contropiede, grazie all'esplosività del ritrovato Coutinho, e all'inesauribile energia di capitan Zanetti.

Dietro, ha tenuto botta il precario Ranocchia, mentre ha fatto davvero bella figura il giovani M'Baye, terzino destro titolare della Privamera scudettata, che gioca da ambo i lati e può fare anche lo stopper laterale nella difesa a 3.

In mezzo, poca qualità, mentre la quantità ce la mette un Guarìn che pare aver finalmente recuperato del tutto sul piano atletico.

Davanti, detto di Coutinho, va segnalato un Diego Milito abulico e un Palacio bifronte: nullo con la Juve, scatenato col Milan.


E veniamo, appunto ai rossoneri: i meno giudicabili, viste le tante assenze (tra cessioni clamorose, arrivi non ancora arrivati e nazionali in vacanza) e l'enorme quantità di Primavera messi in campo. Tra questi, si fa notare per tecnica e personalità Mattia Valoti, figlio di quell'Aladino medianaccio anche del Verona e poi direttore sportivo dell'AlbinoLeffe.

Bene anche l'ex enfant prodige della difesa, Albertazzi, che sembrava scomparso dai radar dopo la nulla esperienza in Olanda e il poco spazio trovato in B, a Varese. Ha solo 21 e tanta qualità: il tempo per rifarsi c'è.

Disastroso il maliano Traoré, preso a parametro zero: per lui si prospettano tanta tribuna e qualche cessione 'esotica' l'anno prossimo...

Molto bene, invece, il terzino sinistro Taiwo, che il Milan aveva strappato a una folta concorrenza lo scorso anno, quando il giocatore andò in scadenza con l'Olympique Marsiglia.
Bocciato in fretta e furia (e senza un perché...un po' come Ziegler alla Juve...) da Allegri, pare certo meglio di quel Mesbah che ha avuto il coraggio di rifiutare una maglia da titolare al glorioso Torino, e forse anche del 'titolarissimo' Antonini. Forse i rossoneri dovrebbero pensarci bene, prima di fare chissà quali operazioni sulla fascia...

Davanti, bene -seppur a intermittenza- El Sharaawy, abulico e irritante Robinho.


Tirando le somme: molto bene la Juve, ora serva la ciliegina sulla torta, ossia il bomber da 20-30 goal. Inter da rivedere, se non vuol andare incontro a brutte sorprese nei preliminari di Europa League. Tutto da rivedere il Milan, al momento (per i vari fattori detti poc'anzi) il più indietro di tutti.



Chiudiamo con una considerazione 'stilistica': Milan mal messo a livello di gioco, ma con le maglie più belle della serata...forse la Nike dovrebbe rubare qualche designer all'Adidas...
Molto belle le righe strette e il colletto, con lo sponsor 'integrato', cosa che invece non ha la Juve, con quel 'toppone' della Jeep sopra piuttosto brutto. La peggior maglia, però, è quella dell'Inter, con quelle rigone nere che, intrecciate con lo sponsor, fanno una H...dai, la maglia dell'Inter è tutta un'altra cosa!
(Ci faremo un post specifico, su tutte le maglie della prossima serie A)

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